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Il Mare in 3D

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21/12/2017 - Articoli, Notizie

'Zero tolerance' plan eyed for plastic pollution

'Zero tolerance' plan eyed for plastic pollution
Tempo di lettura Tempo di lettura: 2 minuti

Un piano a tolleranza zero riguardante l’inquinamento oceanico dovuto alla plastica rilasciata nelle acque potrebbe essere approvato dalle nazioni a una riunione per l’ambiente delle Nazioni Unite.

Vi proponiamo un interessante articolo tradotto e commentato dallo staff di Scuola di Robotica. 

Un piano a tolleranza zero riguardante l’inquinamento oceanico dovuto alla plastica rilasciata nelle acque potrebbe essere approvato dalle nazioni a una riunione per l’ambiente delle Nazioni Unite.

I governi stanno ricevendo richieste per accelerare nel promulgare trattati che vietino ai rifiuti plastici di finire in mare. In questo momento alle navi è vietato scaricare rifiuti plastici in mare aperto, ma non c’è nessuna legge internazionale che vieti lo scarico degli stessi dalla terraferma.

Gli esperti dicono che la plastica in mare sono un chiaro esempio di minaccia globale: la plastica presenta una minaccia su larga scala. L’inquinamento plastico non guarda in faccia ai confini internazionali. I delegati a Nairobi stanno preparando la strada per i ministri dell'ambiente delle Nazioni Unite che si incontreranno la prossima settimana e si dice che siano in generale d'accordo sulla necessità di un'azione più dura per combattere la crisi delle materie plastiche. Stanno organizzando un gruppo per esplorare opzioni di azione globale per contrastare i rifiuti di plastica e le microplastiche.

Gli Stati Uniti si sono offerti volontari per partecipare, ma sono tradizionalmente restii al fatto di accettare qualsiasi legge internazionale.

Specchio, specchio…

Un'idea è quella di copiare il modello dell'accordo sul clima di Parigi. In tale accordo, le riduzioni delle emissioni e il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine sono giuridicamente vincolanti - ma le azioni nazionali stesse sono volontariamente determinate. Gli ambientalisti dicono che ottenere informazioni migliori sulla quantità di plastica contenuta nel mare e le fonti responsabili sarebbe un passo importante.

L'ONU si è già impegnata a ridurre in modo sostanziale i rifiuti di plastica entro il 2025, ma una risoluzione condotta dalla Norvegia afferma che l'obiettivo a lungo termine deve essere quello di eliminare i rifiuti di plastica. Vuole anche ripulire la plastica esistente dalle spiagge. Dice che questo è un miglior rapporto qualità-prezzo e migliore per l'ambiente rispetto ad alcuni degli esperimenti di bonifica su larga scala attualmente in studio nel Pacifico centrale - che potrebbero anche danneggiare la fauna selvatica. La pulizia della plastica per la spiaggia è particolarmente importante, perché l'abrasione rompe le grandi plastiche in microplastiche che sono molto dannose.

La Norvegia favorisce anche i tentativi di eliminare gli attrezzi da pesca "fantasma" scartati nei mari. E’  necessaria una leadership e un coordinamento più forti - o da un programma rafforzato delle Nazioni Unite per l'ambiente, o forse anche da una nuova agenzia delle materie plastiche delle Nazioni Unite.

Progresso cauto?

La Norvegia vuole che i governi compilino una valutazione sul numero esatto di rifiuti plastici che finisce in mare dal loro territorio. Ammette che non sarà per nulla facile.

Una fonte vicina ha riferito alla BBC News “Ci sono molte questioni da risolvere. Dovrebbe esserci uno strumento vincolante giuridicamente che vieti alla plastica di finire in mare dalla terraferma?” “Se non quello, quale altra azione dovrebbe essere presa? Stiamo avendo a che fare con questo grosso problema nelle sue fasi iniziali”

La Cina, la più grande inquinatrice di plastica al mondo, è restia riguardo al fatto di firmare accordi vincolanti internazionali. Mentre invece, altri inquinatori grandi come India o Indonesia sono generalmente a favore di queste risoluzione. Il Primo Ministro Indiano Narendra Modi ha recentemente lodato la pulizia di una spiaggia a Mumbai dicendo “E’ nostro dovere proteggere l’ambiente per le future generazioni che verranno”

Eirik Lindenbjerg di WWF ha detto che il meeting di Nairoi potrebbe essere una svolta chiave nella crisi della plastica. Ha detto a BBC News: “I trattati sul riscaldamento globale e sulla biodiversità furono iniziati in questa sede, quindi ha nel dna di fare accadere cose.

“La plastica è una di quelle cose che necessitano di un accordo globale dato che ci sono otto milioni di tonnellate che finiscono in mare” “I flussi di plastica sono grandi e dannosi; finiscono attraverso i confini. Dobbiamo assolutamente impedire alla plastica di finire nell’oceano, e questo meeting potrebbe essere un punto di partenza importantissimo”

Il meeting discuterà anche dell’inquinamento di mari e acqua. Un divieto globale della vernice piombata potrebbe essere promulgato.

Articolo di Roger Harrabin. Traduzione a cura di Christian Gramaglia.

Se siete interessati all'argomento e volete saperne di più potete trovare l'articolo originale qui

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