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Il Mare in 3D

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24/02/2017 - Articoli, Notizie

Happy for the oceans: l'impegno per il mare di Pharrel Williams

Happy for the oceans: l'impegno per il mare di Pharrel Williams
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Dal 2014 Pharrel Williams collabora con Bionic Yarn e G-Star Raw per la realizzazione di una linea di abbigliamento prodotta con plastica riciclata e recuperata dagli oceani

Tutti almeno una volta abbiamo canticchiato il ritornello di “Happy”, la hit musicale che conquistò le classifiche di mezzo mondo nel 2013 e, di conseguenza, tutti conosciamo il compositore di questa canzone. Si tratta ovviamente di Pharrel Williams, il cantautore e produttore discografico statunitense che ha collezionato diversi Grammy durante l’ultimo decennio ed è stato addirittura indicato da Billboard come il più grande produttore del decennio 2000-2010. Pochi tuttavia sono a conoscenza dell’impegno di Pharrel per la salvaguardia dell’ambiente marino. Infatti dal 2014 grazie all’impegno di  Pharrel è stata avviata una partnership tra la Bionic Yarn e l’azienda olandese G-Star Raw per la produzione di indumenti ricavati da plastica riciclata raccolta dagli oceani. Le due aziende hanno quindi lanciato una linea di indumenti chiamata “Raw for the Oceans”.

La Bionic Yarn nasce con l’obiettivo di creare un nuovo materiale ottenuto dalla plastica riciclata ed è stata fondata da Tim Coombs e Tyson Toussand. Questa giovane startup con sede a New York si ispira ad un progetto di Patagonia che, nel 1993, ha creato una linea di giacche di pile ottenute da plastica riciclata. Grazie a questa idea Coombs e Toussand hanno quindi iniziato a produrre un tessuto proveniente dalla plastica riciclata, molto resistente e, attualmente, sono arrivati a produrne addirittura di tre tipologie differenti:

  • HLX: Questo materiale fornisce un’alta qualità e un’ottima durata associando fibre sintetiche e naturali a quelle ottenute dal riciclo della plastica.

  • DPX: In questo caso la plastica riciclata viene mescolata a fibre naturali e sintetiche però, rispetto al primo materiale indicato, le percentuali sono pari. Il risultato è un filato morbido e raffinato.

  • FLX: Tessuto creato esclusivamente con plastica riciclata, si ottiene scaldando e intrecciando insieme decine di fili PET. Il risultato è un tessuto versatile ed elastico.

Pharrel Williams fu così entusiasta delle creazioni di Coombs e Toussand che chiese di poter entrare a far parte della Bionic Yarn come direttore creativo e da questo nacquero numerose collaborazioni, come quella con G-Star.

La raccolta della plastica viene portata avanti da Parley for the Oceans, un’associazione no profit nata proprio per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marino e sviluppare nuovi modelli di business alternativi e che ha dato il via al “Vortex project”, un collettivo internazionale di artisti, designer e architetti che lavorano con la plastica riciclata.

Tuttavia l’obiettivo principale di questo progetto è la divulgazione circa gli effetti che l’inquinamento causato da materiali plastici può avere sugli ambienti marini.

“Il mondo della moda può ricoprire un ruolo fondamentale per la protezione del pianeta e costituisce una parte importante della vita di ognuno. Infatti ogni giorno ognuno di noi indossa degli indumenti e per alcuni è un mezzo per esprimere la propria identità” ha dichiarato Pharrel Williams in un’intervista rilasciata al National Geographic.

Naturalmente ci sono delle differenze tra le varie plastiche ed è lo stesso Williams a sottolinearlo spiegando come la quantità di tempo che una plastica resta in mare influisca sulla sua resa a causa del grado di biodegradabilità raggiunto. Nel caso la plastica non possa essere riutilizzata viene aggiunta una parte di plastica riciclata “a terra” per bilanciare la qualità.

“Le persone e i governi di tutto il mondo sono ancora lenti nell’affrontare i cambiamenti climatici. Non ci sono abbastanza leggi per proteggere gli oceani” - ha proseguito Williams - “Io ho avuto la fortuna di iniziare questa collaborazione e il mio messaggio per le persone è che se si vuole salvare il mare e gli oceani dall’inquinamento allora quello che Bionic sta facendo è la cosa giusta da fare”  

Gianluca Pedemonte

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