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Il Mare in 3D

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12/04/2017 - Articoli, Notizie

Plastic Bank: è possibile creare posti di lavoro attraverso il riciclo?

Plastic Bank: è possibile creare posti di lavoro attraverso il riciclo?
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Plastic Bank è una società che prevede di utilizzare la plastica come una ‘moneta’ per persone disagiate in grado di raccogliere il materiale abbandonato e di portarlo nei centri specializzati situati in aree povere con una grande concentrazione di plastica.

Nel 2013 David Kantz e Shaun Frankson hanno fondato una start-up chiamata ‘Plastic Bank’ che si propone di dare valore ai rifiuti di plastica abbandonati sulla spiagge, trasformarli in fonte di reddito per le persone meno agiate e infine riciclare il materiale.

La società, con sede a Vancouver, prevede di utilizzare la plastica come una ‘moneta’ per persone disagiate in grado di raccogliere il materiale abbandonato e di portarlo nei centri specializzati situati in aree povere con una grande concentrazione di plastica. Questi centri, gestiti da ‘Plastic Bank’, possono poi riciclare il materiale in loco o inviarlo ad altri impianti.

Per esempio un impiegato in una stazione di servizio può raccogliere tutte le bottiglie, portarle ad un centro locale e scambiarle con beni e merci (non denaro) ad un tasso di 25 centesimi a libbra. Oppure il raccoglitore può avere accesso ad una stampante 3d per creare oggetti di utilità, come un filtro dell’acqua per esempio e poi rivenderli.

Katz si definisce un ‘beach bum’ e ha avuto questa idea durante i suoi viaggi per il mondo, soprattutto durante le sue immersioni oceaniche. Durante questi viaggi si è reso conto che, nelle zone più povere del mondo, la plastica sulle spiagge era un problema enorme e difficilmente contrastabile.

I primi progetti sono stati avviati in Perù e Colombia dopodiche, dal 2015, sono stati attivati dei centri ad Haiti, dove hanno ottenuto un grande successo. Recentemente l’azienda ha aperto il trentesimo ‘centro di riciclaggio’ nella zona di Port au Prince e questo significa che il progetto è stato compreso dalla popolazione che partecipa attivamente.

Dal 2016 poi, Plastic Bank ha iniziato a collaborare con alcune delle più grandi aziende del pianeta come IBM, con cui sta provando a sviluppare una piattaforma globale utilizzando Blockchain & Hyperledger Fabric su LinuxOne per creare una valuta digitale basata APP e sistema di scambio.

Grazie al lancio di questa piattaforma Plastic Bank proverà ad avviare un’espansione globale e, già da quest’anno, verranno aperti dei centri in Indonesia e nelle Filippine.

Per i paesi con scarso accesso alla corrente elettrica Plastic Bank ha sviluppato anche ‘Solar Powered Recycling Markets’, un programma che prevede l’utilizzo di pannelli solari attraverso i quali i cittadini possono scambiare l’energia immagazzinata con elettricità  e wi-fi. Ad Haiti per esempio 87% della popolazione non ha libero accesso alla corrente elettrica e, grazie a questo progetto, coloro che riciclano la plastica possono utilizzare questa corrente per ricaricare i loro cellulari.
 

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Scienza&Società, Stampa 3D